Risale al 23 dicembre dell’anno appena finito, la notizia riportata dal famoso giornale inglese “TIMES” riguardante la guarigione di un uomo affetto da cecità quasi totale all’occhio destro. Russell Turnbull, 38enne inglese, aveva cercato di placare una rissa esplosa su un bus ma come ricompensa per il suo senso civico, aveva ricevuto una spruzzata di ammoniaca in faccia, che aveva bruciato una delle sue cornee, accecandolo all’occhio destro e rendendolo estremamente sensibile alla luce, capace di provocargli dolore. Ora, per il signor Turnbull si è riaccesa la luce. L'uomo è stato infatti tra i primi 8 pazienti ad aver beneficiato di un trattamento a base di cellule staminali, sviluppato dal North East England Stem Cell Institute in Newcastle. I soggetti erano pazienti la cui vista da un occhio era stata seriamente danneggiata dalla LSCD (Limbal Stem Cell Deficiency, Deficienza delle cellule staminali limbari) .Tale condizione è quasi sempre causata da sostanze chimiche (come nel caso del sig. Turnbull) ma può essere il risultato di malattie genetiche e di infezioni, provocate dalle lenti a contatto. Per curarla, i medici hanno prelevato le cellule staminali limbari dall'occhio sano. Successivamente, le hanno riprodotte in laboratorio, utilizzando come "base" una membrana amniotica. Infine, le sezioni danneggiate della cornea sono state sostituite con gli impianti a base di staminali. Oltre ai risultati positivi già descritti, poiché le cellule provengono dal corpo del paziente, non vi è rischio di rigetto né bisogno di soppressori del sistema immunitario. Per ora il trattamento è ancora in fase sperimentale, ma i ricercatori si mostrano positivi sulle sue possibilità. Gli esperti auspicano un futuro dove si riuscirà ad utilizzare staminali prese da altre parti del corpo del malato, combattendo così danni ad entrambi gli occhi. In generale, "Lo studio mostra come la ricerca sulle staminali ha un impatto significativo per la qualità della vita dei pazienti con difetti alla cornea".Ma cosa sono queste cellule staminali? Le cellule staminali sono cellule primitive non specializzate dotate della singolare capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo. Molti ricercatori sostengono che le cellule staminali potranno potenzialmente rivoluzionare la medicina, permettendo ai medici di riparare specifici tessuti o di riprodurre organi ed il caso appena trattato ne è una prova inconfutabile!
Tuttavia, sebbene la ricerca stia muovendo passi da gigante nel settore delle staminali, la strada da fare è ancora lunga ed estenuante ed occorrerà molto tempo prima di poter riuscire a “risanare” ogni parte del corpo a partire da questa risorsa così piccola da risultare invisibile all’occhio umano ma dalle capacità grandissime.Ruolo fondamentale nella ricerca sulle staminali è stato giocato dagli scienziati italiani che, ahimè, pare abbiano preferito continuare il loro operato all’estero data la scarsa disponibilità economica che il bel paese offre alla ricerca. La chiamano “fuga dei cervelli”, cervelli che diversamente sfruttati costituirebbero una grande risorsa per il paese e che invece vengono lasciati emigrare verso nazioni che garantiscono a questi poveri ricercatori la ricompensa adeguata per l’inestimabile operato svolto.
Si spera che un giorno anche il nostro governo comprenderà l’importanza che ricopre la ricerca in un paese, perché se c’è veramente una cosa talmente importante da non aver prezzo quella è la salute.
Salvatore Gulizia